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Ente di Formazione Accreditato MIM ai sensi della direttiva 170/16

Ambrogio Lorenzetti, Allegoria del cattivo governo, 1338

Ieri, oggi...e domani?

“Le persone malvage e ottenebrate non comprendono ciò che dev’esser fatto e ciò che non deve essere fatto. In loro non vi è purezza, né retto comportamento, né veridicità. Affermano che il mondo non è fondato su alcuna verità o principio; che non è frutto del volere di Dio ma originato dall’unione sessuale, essendo la lussuria sua unica causa. Basandosi su questa visione, tali persone dalla mentalità perversa e dall’intelligenza limitata, compiono atti scellerati che conducono alla distruzione del mondo intero.”
Bhagavad-gītā 16.7-9

प्रवृत्तिं च निवृत्तिं च जना न विदुरासुरा: ।
न शौचं नापि चाचारो न सत्यं तेषु विद्यते ॥
असत्यमप्रतिष्ठं ते जगदाहुरनीश्वरम् ।

अपरस्परसम्भूतं किमन्यत्कामहैतुकम् ॥
एतां दृष्टिमवष्टभ्य नष्टात्मानोऽल्पबुद्धय: ।

प्रभवन्त्युग्रकर्माण: क्षयाय जगतोऽहिता: ॥

pravṛttiṁ ca nivṛttiṁ ca
janā na vidur āsurāḥ
na śaucaṁ nāpi cācāro
na satyaṁ teṣu vidyate

asatyam apratiṣṭhaṁ te

jagad āhur anīśvaram

aparaspara-sambhūtaṁ

kim anyat kāma-haitukam

etāṁ dṛṣṭim avaṣṭabhya

naṣṭātmāno ’lpa-buddhayaḥ

prabhavanty ugra-karmāṇaḥ

kṣayāya jagato ’hitāḥ

pravṛttim: azione appropriata; ca: sia; nivṛttim: il non agire in maniera impropria; ca: sia; janāḥ: persone; na: non; viduḥ: conoscono; āsurāḥ: ottenebrate; na: non; śaucam: purezza; na api: neanche; ca: e; ācāraḥ: retto comportamento; na: né; satyam: veridicità; teṣu: in loro; vidyate: c’è; asatyam: irreale, falso, privo di verità; apratiṣṭham: instabile, privo di fondamento; te: costoro; jagat: l’universo; āhuḥ: affermano che, sostengono che; anīśvaram: non creato né governato da Dio; aparaspara: da [l’unione] dell’uno con l’altro, dall’unione sessuale; sambhūtam: originato; kim anyat: quale altra [causa]?; kāma: il desiderio sessuale; haitukam: fondato su, causato da; etām: questo; dṛṣṭim: punto di vista; avaṣṭabhya: facendo leva su; naṣṭa: corrotta; ātmānaḥ: che hanno la mente; alpa-buddhayaḥ: che hanno l’intelligenza limitata; prabhavanti: prosperano; ugra-karmāṇaḥ: che compiono atti scellerati; kṣayāya: per la distruzione; jagataḥ: dell’universo; ahitāḥ: malvage, nemici.

Marco Ferrini, Lettura e commento del XV e XVI capitolo della Bhagavad-gita:
https://www.csbstore.com/it/la-bhagavad-gita-la-natura-dell-essere-e-la-scienza-del-vivere-nono-seminario-download/catalogo/3064

Corso di Studi in Psicologia e filosofia della Bhagavad-gita:
https://corsi.centrostudi.net/psicologia-e-filosofia-della-bhagavad-gita.html

Ambrogio Lorenzetti, Allegoria del cattivo governo, 1338.

Analisi dell'opera:
Al centro troneggia la figura del Tiranno, che stringe un calice nella mano sinitra e appoggia il piede su un capro, simbolo del maligno.
In alto, le sue tre ‘muse’ ispiratrici: la Superbia (rappresentata da un giogo slacciato), la Vanagloria e l'Avarizia.
Al suo fianco, i suoi ministri: la Crudeltà (che tiene per il collo un neonato, minacciandolo con un serpente), la Delazione o Tradimento (‘Proditio’, che ha in grembo un agnello con la coda di scorpione), la Frode (‘Fraus’), il Furore (rappresentato nella forma di un essere metà uomo-metà bestia), la Divisione (con l'abito bianco e nero, e con una sega in mano) e la Guerra (vestita in abiti militari).
In basso, ai piedi del Tiranno, giace la Giustizia (legata da uno sgherro); sulla sinistra, soldati conducono persone da bene al cospetto del Tiranno; sulla destra, persone oneste vengono gettate nelle segrete del Tiranno e lì uccise.

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